Mentre molti economisti e indicatori economici annunciano che l’economia americana è già o sta per entrare in recessione, numerose aziende provenienti da Europa, Asia e Medio Oriente investono contemporaneamente nell’economia americana.
Secondo il New York Times, nel 2007, più di $414 miliardi, cifra record, sono stati immessi dall’estero nelle aziende statunitensi. Inoltre, questa cifra rappresenta un aumento di 90% rispetto all'anno precedente. Certamente l’investimento di capitale ben pubblicizzato da parte dei reali sauditi nella malata Citibank ne è un esempio.
A causa del clima economico e del dollaro USA, gli Stati Uniti rappresentano un affare per gli investitori esteri che si aspettano una ripresa degli Stati Uniti a lungo termine e stanno adottando misure per posizionarsi in questo periodo.
Dato il dollaro già debole e forse ancora più debole a causa dei presunti tagli dei tassi di interesse, il clima per gli investimenti negli Stati Uniti sta diventando sempre più favorevole per gli investitori stranieri. E gli investitori dovrebbero rendersi conto che non tutte le aree dell’economia americana sono in difficoltà. Ad esempio, il mercato del turismo in città come New York e Chicago non è in difficoltà, a differenza del travagliato settore immobiliare. In effetti, dato il dollaro debole, questo è uno dei momenti migliori per fare ricerche sul mercato del turismo negli Stati Uniti per elaborare una forte strategia a lungo termine.
Il messaggio evidente è che gli investitori esteri pensano a lungo termine e si aspettano di superare le attuali difficoltà economiche. Quelle aziende che hanno già investito o che stanno cercando modi per trarre vantaggio dal mercato non solo hanno ottenuto benefici, ma stanno anche adottando misure per ottenere un vantaggio competitivo rispetto ai concorrenti riluttanti.