Le elezioni presidenziali americane del 2008 sono state affascinanti per una moltitudine di ragioni, ma in particolare per l’utilizzo del nuovo marketing. SIS International Research non sostiene mai un candidato specifico, ma ha cercato di valutare in modo imparziale l'impatto del marketing su ciascuna campagna.
La campagna di McCain
La campagna di John McCain utilizzava in generale metodi di marketing più tradizionali. All'epoca della nomina di Sarah Palin a vicepresidente, la campagna di McCain era riuscita a mettere Obama sulla difensiva al punto da fargli perdere parte del suo vantaggio. Ha cercato di sfruttare il malcontento dei sostenitori di Clinton. Ma fin da subito è apparso evidente che gli sforzi online di McCain erano inferiori a quelli di Obama. Un altro aspetto della campagna è stato l’uso di archetipi per rinominare il candidato democratico come “socialista” e “liberale”. L’uso degli archetipi ha tradizionalmente effetti potenti poiché le persone sviluppano associazioni su questi termini nel corso della loro vita. Quest'anno l'approccio basato sugli archetipi non ha avuto successo, soprattutto in contrasto con l'uso riuscito degli archetipi da parte di Bush nel rebranding di Kerry nel 2004 come “liberale in termini di tasse e spesa dal Massachusetts”. Gli archetipi erano in gran parte inefficaci sui giovani che avevano meno associazioni negative su questi archetipi specifici, non avendo temuto il comunismo in gioventù. Infine, il messaggio di marketing centrale di “Country First” non ha capitalizzato le richieste di cambiamento e non è diventato un tema coeso in grado di descrivere la politica.
La campagna di Obama
In particolare, la campagna ha rinominato i sentimenti pervasivi nelle strade americane e li ha incorporati per appassionare gli elettori alla campagna. Lo slogan del cambiamento è diventato il tema di ogni politica di cui Obama ha parlato, creando un messaggio semplice, immutabile e coeso. Inoltre, la campagna di Obama ha stabilito un nuovo standard nella politica elettorale con l'uso del Web 2.0. La campagna ha dominato il ciclo mediatico su siti web come YouTube, Facebook e Twitter e ha raggiunto gli elettori meno disposti a guardare la campagna svolgersi nei canali tradizionali, come i notiziari via cavo. Ciò ha anche consentito ai sostenitori di Obama di pubblicizzare le interviste di Sarah Palin e gli eventi della campagna di McCain. Inoltre, la campagna ha sviluppato una campagna di base che si è presentata in modo evidente a livello nazionale. Ciò ha creato una campagna di marketing esperienziale in cui andare a un evento della campagna era un'esperienza a sé stante. La gente vedeva la politica di Obama attraverso i propri vicini e amici. Questa personalizzazione della politica e l’entusiasmante esperienza “sul campo” hanno attirato con passione gli elettori e li hanno fatti sentire come se avessero una posta in gioco nelle elezioni. È interessante notare che i siti Web 2.0 come YouTube verranno utilizzati dal Presidente eletto nel suo discorso settimanale alla nazione, una novità per la presidenza americana.
Indipendentemente dalla loro politica, l’uso del marketing nelle elezioni del 2008 offre eccellenti casi di studio che possono essere applicati anche al marketing aziendale.